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© Di cosa parliamo quando parliamo di Carver |
"Per anni mia moglie e io ci aggrappammo alla certezza che se avessimo lavorato sodo e cercato di fare le cose giuste, le cose giuste sarebbero accadute. Non è mica una cosa cattiva cercare di costruirsi una vita basandosi su questo. La tenacia nel lavoro, gli obiettivi, le buone intenzioni, la lealtà, credevamo che queste fossero virtù e che, un giorno o l'altro, saremmo stati ricompensati. Sognavamo, quando avevamo il tempo di farlo. Ma, alla fine, ci rendemmo conto che il duro lavoro e i sogni non erano sufficienti. Da qualche parte, probabilmente a Iowa City o poco dopo, a Sacramento, i sogni cominciarono a infrangersi. Arrivò e passò il tempo in cui crollò tutto ciò che mia moglie e io giudicavamo sacro, o consideravamo degno di rispetto, ogni valore spirituale. C'era successo qualcosa di incredibile. Era qualcosa che non avevo mai visto accadere in nessun'altra famiglia. Non eravamoin grado di comprendere appieno quello che era capitato. Era uno sgretolamento che non riuscivamo a fermare".Raymond Carver,
"Il mestiere di scrivere"
Einaudi Stile Libero, 2008
€ 9,80
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