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© FZ |
"Quando un musicista entra nel mio gruppo non gli faccio compilare un questionario per chiedergli a che scuola è andato o che tipo di informazioni tecniche conosce: basterà l'audizione per capire se sa suonare o meno. Per quelli che superano la mia audizione, quando scopro quello che NON sanno, cerco di creare un linguaggio che descriva al meglio le mie intenzioni musicali in forma semplice; può darsi che non conoscano i termini tecnici classici (capita anche a grandi strumentisti) o che non abbiano mai provato cose che i veterani del gruppo fanno invece da anni in base a una 'memoria muscolare'. Per esempio, se sto parlando con Chad Wackerman e gli dico 'il Qualuude Thunder va qui', è la descrizione in breve di un riempitivo di batteria che potete ascoltare in qualche disco di heavy metal, dove il batterista suona più note possibili su tutti i suoi 'tom tom' prima di finire con il Grande Colpo. Per i nostri arrangiamento sul palco ci sono una serie di 'moduli standard' che aiutano se il tipo che suona apprezza l'umorismo musicale di ciò che accade. A volte va così, infatti, ma altre volte no: se uno non riesce di propria volontà a 'mettersi il paralume' per suonare il rock da burattino...probabilmente ha sbagliato mestiere. Comunque questi 'moduli standard' comprendono lo schema detto Ai Confini Della Realtà (che non necessariamente coincide con la colonna sonora di quel telefilm), lo schema Mister Rogers, lo schema Lo Squalo, lo schema Lester Lanin, il Jean Garber-Ismo e cose che suonano Esattamente Uguali o Molto Simili a Louie Louie. Questi sono Archetipi Iconografici Musicali Americani e la loro presenza negli arrangiamenti imprime una spinta maggiore a qualsiasi testo che capita a tiro".
Frank Zappa con Peter Occhiogrosso,
"L'autobiografia", Arcana Editrice
prima edizione del maggio 1990
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