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© Bob's continuum |
"Quando eseguo una serie di disegni mi rendo conto che ognuno di essi è il fedele riflesso di quello che mi è accaduto durante il giorno. Somiglia alle pagine di un quotidiano, con le sue illustrazioni, i titoli più o meno grandi, il nome del giornale. Dopo un certo tempo non ricordo più l'ordine in cui ho fatto i disegni e ho l'impressione che descrivano un'unica giornata che continua in quello stesso istante. Certo, alcuni quadri sono facilmente situabili nel tempo e ricordo con esattezza le circostanze in cui li ho composti. Utilizzo materiali di ogni tipo e auspico la collaborazione tra artisti e uomini d'affari. Le persone che si limitano a contestare non si rendono conto che non possono cambiare in nulla il sistema che criticano, perché il Sistema ha bisogno di loro, non può funzionare senza le loro critiche. Se rinunciano a farne parte possono andare a vivere nei boschi, lontano dal mondo tecnologico che rifiutano. Tutto può essere cambiato da ciascuno di noi. Bisogna accettare le cose come un continuum, che può essere cambiato e che lo sarà quando si avranno i mezzi tecnici sufficienti, quando ciascuno sarà informato di tutto ciò che accade nel mondo. Siamo al centro della politica e dobbiamo capire che tutto è politica. Chi ingiuria i politici è lui stesso un politico. Gli artisti hanno bisogno degli industriali come gli industriali hanno bisogno degli artisti. Il nostro compito consiste nel mostrare a chi possiede il denaro che ha una responsabilità nei confronti della società".
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© Bob's mirror |
Robert Rauschenberg,
intervistato da Raphaël Sorin (novembre 1968)
"Pop Art"
Ed. Abscondita, 12,50 €
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