21 Mar 2011 - In tre righe

© Monsieur Fénéon
Nel 2009 Adelphi Edizioni pubblicò un libello abbastanza economico intitolato "Romanzi in tre righe". L'autore è Félix Fénéon, l'anarchico e critico d'arte francese vissuto tra il 1861 e il 1944. Monsieur Fénéon coniò il termine neo-impressionismo. Il pittore Paul Signac realizzò un bel ritratto psichedelico di Fénéon. L'opera ha un titolo di lunghezza spropositata ("Opus 217. Against the Enamel of a Background Rhythmic with Beats and Angles, Tones, and Tints, Portrait of M. Félix Fénéon in 1890", dategli un'occhiata). 
Tornando al libro sopra citato, il cerebrale Felix elaborò una personalissima formula per redigere velocemente dei romanzi, soddisfacenti tanto per chi scrive quanto per chi legge. 
La quarta di copertina dice: 
"La formula Fénéon secondo il suo inventore: 
una riga per l'ambiente, 
una per la cronaca più o meno nera, 
una per l'epilogo a sorpresa. 
Leggere per credere".
Ho letto e ci credo. Fénéon redige micro-romanzi dal taglio giornalistico, dove il titolo è anche la notizia e dove la notizia è il cuore della faccenda. Preciso e conciso.
Ecco un esempio:
"A Clichy un mendicante settantenne, certo Verniot, è morto di fame. 
Nel suo pagliericcio sono stati ritrovati 2000 franchi. 
Ma non bisogna generalizzare"

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