13 giugno 2013 - Una questione di polso

Prima di tutto:
Ed ora, una storiella.
Una volta gli orologi si mettevano in tasca.
Nella tasca dei pantaloni o nel taschino del panciotto.
I 'cipollotti' da tasca. 
Uno tirava fuori er cipollotto e guardava l'ora.
Molto elegante e piuttosto comodo.
L'aviatore e inventore brasilianoAlberto Santos-Dumont si accorse che l'orologio da tasca era senz'altro elegante ma non così comodo, soprattutto quando hai una cloche in mano e stai pilotando un velivolo. Così l'aviatore si rivolse al suo caro amico Louis Cartier, che aveva una ditta di orologi: «Senti Luigi, ho un problema: se guardo l'ora mentre volo rischio di combinare un casino. Non è che puoi fare qualcosa per aiutarmi?». La ditta svizzera Patek Philippe aveva già realizzato un orologio da donna che si teneva al polso, ma gli uomini pensavano che per il maschio fosse più consono l'orologio da tasca. Cartier, invece, adattò il modello femminile al gusto maschile e confezionò per l'Alberto un orologio da polso con cinturino in cuoio. Questo nuovo modello di orologio, nato per esigensze squisitamente pratiche, si affermò.
A volte la Storia cambia per caso.
Altre volte, purtroppo, non cambia affatto.
Continuerò a fare il tifo per il caso.

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