Innanzitutto:
L'altro giorno ho avuto il piacere di ascoltare un intervento live di Federico Rampini,
inviato de laRepubblica.
Vive a New York, il Ramp.
In passato ha vissuto anche in Francia e Cina.
Diceva che all'estero l'Italia, per quanto dileggiata
quando si parla di politica e società, è comunque molto amata.
"Nostro malgrado" asseriva Rampini's.
Come a dire che gli italiani fanno di tutto per NON farsi amare.
"Gli italiani" chi? Non tutti, ovvio.
Mica voi che state leggendo e nemmeno io.
Quelli che sputtanano o smerdano la cultura, invece, sì.
La cultura è uno dei plus del nostro belpaese.
Anzi: è il plus.
Ma a chi prende le decisioni questo non importa.
Molti cosiddetti decisionisti prendono decisioni sbagliate
La cultura va tagliata, dicono.
E tagliano!
Tagliano i rami sani di una pianta che ha problemi di salute nel tronco:
eliminano i rami per curare il tronco e, così facendo,
accelerano la fine della pianta.
That's ammore.
Ma la regola è una sola:
ognuno faccia bene ciò che sta facendo
e le cose andranno bene, cioè meglio.
Semplice, no?
Basta cominciare e il più è fatto.
Altro che potature alla cultura.
Start!
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