Boris Savoldelli è un cantante che ama sperimentare, anche e soprattutto con la propria voce. Il suo ultimo album si intitola "
BioCosmopolitan" ed è un affascinante esplorazione delle possibilità e delle potenzialità della voce umana applicata al
formato canzone. E' un bel disco, realizzato con cura e non privo di una garbata ironia di fondo. Non è un'opera per pochi eletti. Avete presente lo straordinario e a tratti stupefacente "
Cantare la voce" di
Demetrio Stratos? Ecco, qui siamo da un'altra parte. Il richiamo più forte è piuttosto all'albun del 1984 "
A Cappella" di
Todd Rundgren. Savoldelli riesce nell'ammirevole sforzo di sposare ricerca e immediatezza, per questo i brani di "
BioCosmopolitan" si ascoltano subito con piacere. Pezzi orecchiabili? Sì e questo è un invito esplicito, anche per i meno temerari.

Tra le bonus track va segnalata la cover piuttosto spericolata di "
Crosstown Traffic" di
Jimi Hendrix. "
BioCosmopolitan" esce il 15 marzo ed è pubblicato da "
MoonJune", un'ottima etichetta newyorkese (fondata da Leonardo Pavkovic) da sempre concentrata sulla musica di qualità. Intervisterò a breve Boris. L'intervista uscirà su
www.drivemagazine.net, sito nel quale sono presenti - tra le altre - diverse mie recensioni di album pubblicati dalla sopra citata
MoonJune.
Il sito di Boris Savoldelli è
www.borisinger.eu
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