29 marzo 2014 - Sensi

Il raffreddore: una cosa che capita.
E quando capita i miei cinque sensi sbandano
e io imparo qualcoa di (semi)nuovo.
Mi spiego.
Stare sempre bene equivale al non assaporare le differenze tra lo stare bene e lo stare da schifo o quasi. Questa tollerabile ma imprescindibile scocciatura che si chiama raffreddore porta l'attenzione su ciò che diamo (o, per lo meno, io do) per scontato. Per esempio gli odori. Ho un olfatto e lo uso in continuazione. Mi permette di capire dove sono, chi c'è, cosa mi attrae e cosa mi respinge. Un odore poco o niente affatto familiare (non intendo un cattivo odore, intendo un odore che troviamo repellente, faccio per dire a me lo "Chanel numéro 5" mi ha sempre fatto schifo e quando lo sento nell'aria mi allontano con solerzia dalla possibile persona che lo ha usato copiosamente - non è certo un "cattivo odore", sono io che non lo posso reggere). Ecco, oggi che sono molto molto molto raffreddato l'olfatto è come se non ci fosse. Sensazione strana. Peggio: questa non è la realtà, questo è un mondo senza odori. Oh noooooo! E anche il gusto è latitante.
Potrei mangiare
una polpetta bruciacchiata,
un berretto norvegese
o una suola Vibram 
e sarebbe la stessa cosa.
Ecco perché io dico: viva il raffreddore (per gli amanti dei francesismi da quattro soldi, vive le rafredeur), perchò dopo il raffreddore, quiando ci riappropriamo dei sensi, la vita torna a essere fantastica.
You know, vivo di sensi e di sensazioni: sono un tipo sensazionale.
Ed ora MUSICA!
LINK alla prima parte della magnifica trasmissione di quest'oggi
(applausi)
LINK alla seconda parte della straordinaria trasmissione
(applausi scroscianti)
LINK alla terza & ultima part of the trasm of ogg
(standing ovation)
Buon we,
Mau's
p.s.: nella foto, 
la signora Cardinale Claudia pensa: "Ma cos'è questo odore?"

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