22 Majo 2013 - Due ruote e una capanna

Vado subito al dunque:
Then...
C'era una volta la Vespa.
Nei primi anni Ottanta il PX 125 era un sogno per noi adolescenti.
Chi aveva la Vespa era figo, scarrozzava le tipe in giro, cuccava di brutto.
Mi sarebbe piaciuto tanto riceverla in regalo, 
per il mio sedicesimo compleanno.
Ma dopo il Garelli Vip 2 (la denominazione indicava le due marce automatiche; vi assicuro: era una pena indescrivibile il passaggio 'automatico' dalla prima alla seconda), che arrivò quando avevo compiuto di 14 anni, non successe più nulla. Cioè: niente Vespa. E neppure Lambretta
Altri scooter all'epoca non ne esistevano.
Avevo degli amici con i quali, prima, si andava in giro con i motorini a fare i sciemi
A loro la Vespa arrivò (chi il PX 125, chi il 125 ET3, qualche sfigato il 125 Primavera) e così presero le distanze da me. Mi lasciarono, quei bastardi, solo con il mio Garelli che raggiungeva i 50 km/h solo in discese con pendenze superiori ai 60°. E aveva un sellino striminzito che ospitava a malapena una persona.
Approfittai della diaspora per aprire una nuova via. 
E nella mia vita entrò con forza dirompente e vitale la musica. 
Trasformare la minaccia in opportunità, come si suol dire.
Così va la vita.

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