30 ott 2012 - Piccoli incubi tra amici


Incubo: basta la parola.
L’etimologia del sostantivo 'incubo' ha origini remote.
In latino 'incubàre' significa 'piacere sopra'. Secondo gli intellettuali dell'antica Roma gli spiriti avevano facoltà di assumere sembianze umane maschili e, subito dopo essersi incarnati, andare a letto con un numero imprecisato di donne. Spiritelli porcelli, diciamo così. Ma il popolo basso di Roma, senza perdersi in svolazzi inconsistenti, mirava più in alto e, con ammirevole concretezza, associava l'Incubo alla figura del Genio o del Custode (di tesori nascosti chissà dove).
Un inciso: un tempo la figura del 'genio' veniva sempre associata a qualcosa di nobile. Il genio, nella maggioranza dei casi, era un angelo caduto che, anziché piombare negli Inferi e diventare demone, piombava sulla Terra e faceva - appunto - il genio.
Mutatis mutandis, oggi l'Incubo è sempre e soltanto qualcosa di temibile. Ad esempio è un sogno morboso oppure un apice di paura/ansia/angoscia/terrore/orrore o, ancora, una condizione sociale avversa e ineluttabile. L'incubo è - in sostanza - un viaggio dentro l'ignoto cioè nel cuore dell'ignoto, in presa diretta.
Come a dire, parafrasando Frank Zappa:
la paura è immaginaria, l'incubo è reale.
Per quanto riguarda l'equivalenza sogni orribili = Incubi, a tutti è capitato almeno una volta di trovarsi invischiati in un incubo. Al risveglio resta addosso una sensazione di palpabile disagio o poco di più. Personalmente tendo a ricordare porzioni minime e frammentarie dei sogni o degli Incubi.
Ma all'Incubo ho affettuosamente dedicato la trasmissione radiofonica di questa notte, anche perché in questi giorni si tiene la rassegna dedicata al lato oscuro del cinema (ovvero: il cinema dell'Incubo), Ravenna Nightmare Film Festival, decima edizione.
Scoprii per caso questo festival nell'autunno 2008: all'epoca dirigevo il magazine "OnPlanetEarth" e stavo facendo una ricerca web per individuare i festival musicali più interessanti, quando mi imbattei nel RNFF, che non è prettamente musicale.
Da allora, tutti gli anni, raggiungo Ravenna a ridosso di Halloween per un paio di giorni e mi immergo in incubi inediti su celluloide. Le selezioni, curate da Franco Calandrini e Alberto Bucci, sono sempre ottime e privilegiano - ove possibile - autori emergenti e/o promettenti. Spesso al RNFF si vedono lavori di autori che, in seguito, assurgeranno alla fama, come Nikolas Winding Refn (quello di "Drive" e che, pare, girerà il remake del notevole "La fuga di Logan"; NWR ha compiuto gli anni ieri: auguri Nicolino!).
Le mie selezioni musicali hanno dato respiro al concetto di Incubo, visto come un viaggio (più psichedelico che allucinante, dunque rivelatore e non oppressore), partendo da "The Awakening Of A Woman (Burnout)" della Cinematic Orchestra di Jason Winscoe. Spazio alle interviste con Alberto Bucci (direttore organizzativo e sapido presentatore del RNFF - Ravenna Nightmare Film Festival; nella trasmissione di lunedì prossimo ci sarà l'intervista al direttore artistico Franco Calandrini) e con il Rusconi Trio, ottimo ensemble svizzero (genere: open jazz). E poi molte novità ECM, un'etichetta che propone sempre materiale musicale di altissima qualità. Infine, tra le altre cose sonore, anche un oscuro gioiello dimenticato (la out-take version di "Ocean" dei Velvet Underground).
Indicazioni per i podcast:
le interviste sopra citate sono nel primo ("Nocturna 30 ottobre 2012 - prima parte"),
le novità ECM nel secondo ("Nocturna 30 ottobre 2012 -seconda parte"),
le ulteriori selezioni musicali avvincenti sono presenti in entrambi.
Quindi l'ascolto di entrambe è suggerito.
Have a nice day,
Mau's

0 commenti:

Posta un commento