25 Gen 2011 - Il commento del regista

© Eraserhead
Spesso i film in DVD sono accompagnati da - scusate la parola - accattivanti extra, ad esempio i backstage (con le papere di attrici e attori), le scene tagliate (e se sono state tagliate una ragione c'è), i trailer, le interviste sul set, le schede biografiche di questa e quello. Molti lungometraggi, inoltre, sono corredati anche da una traccia audio aggiuntiva contenente il commento del regista e/o di altri addetti ai lavori. Mi sono chiesto in più occasioni se e quanto il citato commento sia necessario. Ancora non l'ho capito e, nel frattempo, guardo tutti gli extra dall'inizio alla fine. In genere non aggiungono niente al film ma, anzi, gli tolgono un po' di magia. Oggi mi è capitato di leggere - nel libro "In acque profonde - Meditazione e creatività", Oscar Mondadori - questo pensiero di David Lynch relativo al 'commento del regista':
 "Nei dvd dei miei film non inserisco la traccia con i commenti del regista. So che gli extra piacciono ma, con tutte queste aggiunte, sembra proprio che il film sia andato a farsi benedire. Dobbiamo salvaguardarlo. Dovrebbe esserci il film e basta. Lavori sodo per dare al film un certo aspetto, non lo si dovrebbe continuamente ritoccare. I commenti del regista aprono la strada alla possibilità che il pubblico cambi la propria interpretazione della cosa in assoluto più importante: il film. Non sminuisco affatto l'importanza di raccontare aneddoti che circondano un film, ma commentarlo durante le riprese è un sacrilegio".

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