18 Gen 2011 - Dentro la notizia

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In queste fredde giornate di metà gennaio le notizie che affollano le prime pagine dei quotidiani nazionali riguardano in larga parte un unico, penoso tema e un unico, inestinguibile personaggio. L'oggetto delle notizie in questione è noto. Da più parti (avverse o favorevoli) si levano commenti di ogni genere. I commenti di numerosi detrattori sono conditi con parole ad effetto, come 'fuga di notizie' e 'inattendibilità delle fonti'. Per quanto riguarda il concetto di 'fonti' mi sembra utile riportare questo paragrafo, estrapolato dal saggio 'La fabbrica del consenso':
"Necessità economica e reciprocità di interessi spingono i mass media in una relazione simbiotica con potenti fonti di informazione. Televisioni e giornali hanno bisogno di un flusso costante e affidabile di informazioni allo stato grezzo, in quanto ogni giorno devono soddisfare la domanda di notizie e dar corso ai servizi giornalistici previsti. Non possono permettersi di avere giornalisti e fotografi dovunque possano verificarsi eventi di rilievo. I vincoli economici impongono loro di concentrare le proprie risorse nei luoghi in cui spesso emergono novità di rilievo, in cui abbondano indiscrezioni o fughe di notizie o in cui si tengano regolarmente conferenze stampa. Nodi centrali di questa attività di raccolta sono, a Washington D.C., la Casa Bianca, il Pentagono e il Dipartimento di Stato. A livello locale, a offrire regolarmente materia per scoop giornalistici sono il Municipio e il Dipartimento di Polizia. Fornitori credibili di storie meritevoli di divulgazione sono spesso anche società e gruppi commerciali. Queste burocrazie elaborano un volume enorme di notizie, sicché sono in grado di soddisfare le necessità degli organi di informazione garantendo loro i flussi costanti e affidabili di cui hanno bisogno. Questa complementarietà è stata illustrata da Mark Fishman con quello che egli chiama "principio dell'affinità burocratica: il bisogno di dati di una burocrazia dell'informazione può essere soddisfatto soltanto da altre burocrazie". Le fonti del governo e del mondo della produzione hanno anche il grande merito di avere uno status e un prestigio riconoscibili. Per i mass media questo è importante".
Noam Chomsky, Edward S. Herman
"La fabbrica del consenso"
Tascabili Il Saggiatore, 13,00 €

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