12 Gen 2011 - Revival

© Casablanca, la tomba di Ettore Sottsass 
La variegata pratica del 'Revival' consiste solitamente nel riesumare il passato (violando carcasse dimenticate, oggetti sbeccati e ricordi impolverati) quando non ci sono - o sembra non ci siano - altri stimoli in circolazione. In realtà tutto, tanto l'espressione quanto la comunicazione, è sempre in costante movimento e quindi gli stimoli ci sarebbero eccome. Purtroppo, per quanto visibili e/o tangibili, non è così semplice individuarli velocemente con chiarezza per poi codificarli o interpretarli, c'è sempre bisogno di tempo per farlo in modo adeguato. Quindi, nel frattempo, ecco che fioriscono articoli e/o reportage che parlano di questo e quel revival. Per esempio ne Style Magazine, il rotocalco estetizzante del Corriere della Sera (già citato ieri a proposito della visual popstar Damien Hirst), Augusto Veroni firma un pezzo intitolato "Com'è pop, il tuo watch!" che, nell'occhiello, recita: "E' l'ora degli anni Ottanta, il decennio dei videogiochi, del cinema cyber-punk e delle mode yuppie rampanti (...)". L'articolo si apre in modo netto e inequivocabile: "I revival vanno e vengono, ma quello degli anni Ottanta è sempre in voga: moda, musica, società, oggi gli eighties rivivono ovunque. Un mito che evoca la basicità e la funzionalità degli oggetti, spesso conditi da un look appariscente, ironico, mai scontato e alla portata di tutti".
Veroni ha ragione: spesso le intenzioni erano proprio queste, essere appariscenti e ironici, ma altrettanto spesso le - diciamo così - buone intenzioni si traducevano in freddi e ottusi esercizi di stile, come nel caso degli inutilmente smaglianti prodotti ideati e realizzati dal Memphis Group capitanato dal pur bravo - e nelle foto quasi sempre, chissà perchè - mah!, abbacchiato - Ettore Sottsass. Per rinfrescare la memoria a propositi del catalogo 'Memphis Group' - che testimonia l'involuzione che trasformò gli hippy days degli anni Sessanta/Settanta negli happy (?) days degli anni Ottanta - vi nvito a fare un giro qui: http://www.flickr.com/photos/memphis-milano.

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