02 Dic 2010 - L'eterno presente

© Don't Eat The Yellow Snow
Secondo le previsioni meteorologihe del sito www.meteo.it domenica 5 dicembre a Milano nevicherà, a partire dal pomeriggio e per tutta la notte.
Poco prima di leggere le previsioni mi ero imbattuto sull'edizione italiana del romanzo "Top Of The World" - 'imbattuto' significa che l'ho trovata su uno dei comodini di casa - pubblicata da Garzanti per la prima volta sessanta anni fa (dicembre 1950 - l'edizione da me reperita sul comodino è la terza, novembre 1952, chissà da dove arriva, mah!) come "Paese delle ombre lunghe". L'autore è Hans Ruesch e il romanzo racconta usi, costumi e pittoresche consuetudini degli eschimesi. Data la neve milanese imminente, ho ritenuto opportuno estrapolare un paragrafo dal testo: "Mentre fra i sempreverdi gli Eschimesi polari languivano e morivano, sul ghiaccio perenne vivevano sani e felici. D'inverno erigevano i loro minuscoli iglù sull'oceano pietrificato che, grazie alle acque sottostanti, era più caldo della terra ghiacciata sempre in profondità. In primavera uscivano dal letargo, gettavano via gli indumenti, raschiavano il sudiciume dal corpo e lo mangiavano, s'accoppiavano promiscuamente scambiandosi le mogli, ballavano e inneggiavano al giorno nascente, cacciavano la foca cerchiata e l'orso bianco, o migravano alla volta del Sud in cerca delle mandrie e dei preziosi rottami di legno che l'oceano liquefatto gettava sulla sponda. La maniera di riempirsi la pancia costituiva il loro principale problema e sollecitava tutto il loro impegno. Quando mettevano da parte provviste di cibo che tornavano utili in periodi di carestia - disseccando la carne al sole o deponendola in buche nel ghiaccio - non lo facevano per provvedere al domani, ma perchè non potevano, con la migliore volontà, consumare tutto quanto avevano catturato. Non si curavano né del futuro né del passato, ma solo dell'eterno presente".
© Nanuq (Inuktitut syllabics: ᓇᓄᖅ)


Hans Ruesch
"Paese dalle lunghe ombre"
Mondadori 1994, 8 €

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