06 Nov 2010 - Una questione di kilobit

© Ascoltare con gli occhi
"La quantità d'informazione uditiva che arriva ogni istante all'orecchio è impressionante. Tutti coloro che trasferiscono la loro musica su fils di computer in formato mp3 sanno che 128 kilobit al secondo è il minimo per avere un buon risultato, ma per non sentire differenze con la musica originale servono almeno 160 o 200 kilobit al secondo. Una cinquantina di pagine di romanzo possono essere compresse in 200 kilobit: in conclusione l'informazione contenuta in una ventina di secondi di musica è equivalente a quella di un romanzo come "Guerra e Pace". Ovviamente nessuno di noi è lontanamente in grado di leggere "Guerra e Pace" in una ventina di secondi; si tratta di una informazione che non possiamo certamente assorbire. Comìè possibile allora che il flusso di informazione contenuto nella musica sia talmente elevato? La chiave della risposta è che noi non sentiamo la musica per la prima volta nella nostra vita; siamo abituati a sentirla, abbiamo i nostri schemi mentali. L'informazione che arriva alla parte cosciente del cervello è quella filtrata da questi schemi ai quali ci siamo abituati per tutta la vita"
Giorgio Parisi, docente di teorie quantistiche
Dipartimento di Fisica, Università di Roma "La Sapienza"

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