27 ott 2010 - A proposito di esseri umani

© Cronosisma

Gli esseri umani, ovunque nel mondo, si preoccupano delle interazioni sociali, di ciò che gli altri possono aver detto, di ciò che potrebbero pensare, del fatto che si comportino in modo gentile, distaccato o scortese, delle ragioni che li spingono a comportarsi in un certo modo, delle loro motivazioni e di come rispondere a tali comportamenti. 
Tutta questa elaborazione delle interazioni sociali richiede un insieme fondamentale di abilità sociali, come la capacità di riconoscere e distinguere le espressioni, di usare il linguaggio, di intuire pensieri e sentimenti dal linguaggio non verbale, di riconoscere le peculiarità di ciascun individuo, di comprendere e tenere conto delle maniere accettabili o inaccettabili di comportarsi in società, di riconoscere e gestire le impressioni che gli altri si fanno di noi e naturalmente una capacità naturale di stringere amicizie e gestirei conflitti. 
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Se il nostro cervello si è sviluppato in un organo sociale, mettendoci in condizione di gestire le relazioni con gli altri, non è certo per offrirci un semplice passatempo ma per consentirci di assolvere l’importante compito di organizzare correttamente le nostre relazioni sociali”
Richard Wilson e Kate Pickett, “La misura dell’anima”, Feltrinelli 2009 - 18 €)

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